Il Professor Gennaro Pipino, responsabile dell'Unità Operativa di Ortopedia II presso la Casa di Cura Villa Erbosa, è stato recentemente citato nell’articolo del 17/10/2024 su La Repubblica di Bologna per l’introduzione di protesi di ginocchio altamente personalizzate, un traguardo che rappresenta un’innovazione a livello mondiale.
«Anche nell'ambito delle protesi di ginocchio abbiamo raggiunto un alto grado di personalizzazione», ha dichiarato il Professor Pipino nell'intervista. Questo straordinario progresso si deve a una collaborazione con una startup americana che ha scelto la Casa di Cura Villa Erbosa come uno dei due centri di riferimento in Italia, insieme a un centro a Roma.
Il processo di personalizzazione, come spiegato dal Professor Pipino, è semplice ma estremamente avanzato: «Si effettua una risonanza magnetica su tutto l'arto per calcolare gli assi meccanici, i cui risultati vengono poi inviati all'azienda americana. In sole 24 ore, grazie all'intelligenza artificiale, vengono prodotte mascherine personalizzate che arrivano da noi il giorno successivo». Questa innovazione permette di sfruttare sia il sistema cinematico che quello meccanico dell'articolazione, restituendo al paziente la forma anatomica esatta del ginocchio e ripristinando la corretta cinematica articolare, cosa prima impossibile con le protesi tradizionali.
Un impianto più duraturo e un recupero più rapido
Rispetto alle protesi tradizionali, quelle personalizzate assomigliano di più al ginocchio "reale" e presentano un’usura molto più lenta. Inoltre, il recupero del paziente è notevolmente più rapido. «Dalla risonanza magnetica alla realizzazione delle mascherine personalizzate trascorrono circa 48 ore, e possiamo operare il paziente entro tre giorni», ha spiegato Pipino. L’unica limitazione riguarda i pazienti con mezzi di sintesi in loco, che non possono effettuare la risonanza magnetica.
Benefici per i pazienti e per il Servizio Sanitario Nazionale
Questo approccio avanzato non solo migliora il recupero del paziente, riducendo il dolore e permettendo un ritorno più rapido alle normali attività quotidiane, ma comporta anche meno invasività rispetto alle tecniche tradizionali. Il beneficio si estende anche al Servizio Sanitario Nazionale, riducendo i costi e i tempi di ospedalizzazione, come avviene già con il protocollo Fast-track, anch'esso adottato presso la Casa di Cura Villa Erbosa.