Chieuti ha due cittadini in più. A maggioranza, il Consiglio comunale del piccolo centro dell'Alto Tavoliere ha deliberato di conferire la cittadinanza onoraria al cappuccino frate Antonio Belpiede ed al medico Gennaro Pipino.
«Per l'alto valore dell'impegno indirizzato alla promozione e valorizzazione del territorio comunale di Chieuti. Per l'esempio di una vita ispirata ai fondanti valori umani, dell'amore, dell'aiuito al prossimo specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi. Per l'esemplare affezione e interessamento versoi il nostro paese» le motivazioni della scelta dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Lucia Dardes, che si è detta certa di interpretare i sentimenti di un'intera collettività nel conferire la cittadinanza onoraria a Belpiede e Pipino.
Cerignolano di nascita, frate Antonio Belpiede, dal settembre 1998 a gennaio 2014, è stato presso il convento "Padre Pio giovane" di Serracapriola come Guardiano del convento e rettore del Santuario "Maria SS. delle Grazie". Belpiede, che attualmente ricopre la carica di Procuratore generale dei frati minori cappuccini, prima della cittadinanza onoraria di Chieuti ha ricevuto anche il premio "Cerignolano dell'anno" dall'Associazione dei cerignolani "La Cicogna" e il premio "Serrani nel Mondo" dall'amministrazione di Serracapriola. E' membro del Consiglio generale dell'istituzione della Regione "Pugliesi nel mondo".
Nativo di San Severo, il prof. Pipino è fra i più noti ortopedici specialisti in patologie di spalla, gomito e ginocchio. A lui, prima della cittadinanza onoraria di Chieuti, sono andati anche il IX Premio internazionale "Padre Pio da Pietrelcina", il premio "Daunia 2012" e il "Premio Eccellenza" dell'Areopago letterario. Pipino è anche "past president" dell'associazione "Padre Matteo da Agnone onlus", impegnata nella costruzione di una istituto di cura a carattere scientifico ortopedico e fisioterapico da realizzarsi sul territorio di Chieuti.